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Itinerario a piedi per Venezia (1)

Dopo aver visitato i luoghi turistici imprescindibili di Venezia, il Ponte di Rialto, la Piazza e la Basilica di San Marco e il Palazzo Ducale tra gli altri (riguardo ai quali potete leggere le nostre opinioni seguendo i link alla fine di questo post), uno si sente un po’ stanco delle agglomerazioni e file di turisti, delle attese e del trambusto della parte più “esposta verso l’esterno” della città.

Venezia però ha molto di più ancora da offrire e, se la durata del soggiorno lo permette, vale la pena dedicare un paio di giorni a scoprire le zone poco pubblicizzate dalle guide turistiche e lasciarsi trasportare dal labirinto di canali e viuzze: mangerete meglio e più economico, vi mischierete tra i veneziani e apprenderete le loro abitudini, scoprirete luoghi pittoreschi e silenziosi. In riassunto: conoscerete la città e non solo quello che le guide vogliono mostrarvi.

Una cosa è certa, avrete bisogno di una mappa perché un po’ di orientamento non guasta, anche solo per sapere come tornare all’hotel o al Canal Grande.

Una di queste escursioni che abbiamo fatto senza una precisa destinazione è stata per il quartiere o sestiere di San Polo.

Siamo usciti dall’hotel (la Locanda Ovidius), posto al lato del Ponte di Rialto, e ci siamo diretti verso il mercatino situato subito dopo il ponte in via Ruga dei Oresi, dove abbiamo passato un po’ di tempo guardando e comprando oggetti artigianali in cristallo di Murano, qualcosa di pelle e qualche ricordo (eravamo ancora circondati da molti turisti come noi).

Di seguito abbiamo iniziato il percorso vero e proprio incamminandoci verso il mercato del pesce e della frutta e verdura. Prima di arrivare, abbiamo però scoperto una piazzetta soleggiata con dei tavolini all’aperto in cui ci è venuta voglia di fermarsi. Nonostante ci fosse qualche turista, la maggioranza dei clienti era veneziana e ad alcuni abbiamo chiesto cosa stessero bevendo: Spritz. È un aperitivo alcolico tipico di Venezia elaborato a partire da vino bianco, acqua frizzante (o seltz) e Campari (alcune varietà sostituiscono quest’ultimo con Aperol o Cynar).

A dire il vero, al calore di mezzogiorno, la prospettiva di berlo ci piaceva. Così ci siamo seduti in un tavolo che nel tempo che siamo rimasti abbiamo prima condiviso con una coppia d’italiani e poi con un ragazzo.

Intorno alle 12:30, dallo stesso bar hanno tirato fuori un tegame enorme di frittura di pesce e un paiolo con polenta. La proposta era: piatto di frittura di pesce con polenta e un bicchiere di vino a 7 €. Non avevamo molta fame e perciò abbiamo deciso di proseguire l’itinerario…

Siamo arrivati al mercato della frutta e lì sì che non abbiamo resistito a comprare una vaschetta di fragole che abbiamo mangiato mentre continuavamo la nostra passeggiata. Siamo quindi giunti al mercato del pesce (la Pescheria) quando ormai ne restavano solo i resti e dozzine di gabbiani tentavano di impossessarsene.

Dopo ci siamo incamminati in direzione di Campo San Cassiano e del Museo Ca’ Pesaro, dove abbiamo visto un’esposizione di arte veneziana e una di armi e utensili giapponesi dell’epoca dei Samurai. Inoltre, ne abbiamo approfittato per riposare un poco, seduti e con l’aria condizionata…

Abbiamo poi proseguito verso Campo San Stae, dove si erge una chiesa con vista su Canal Grande, e dopo in direzione di Campo San Giacomo dell’Orio, anch’essa munita di chiesa. Tutto però vagando senza una meta precisa e riposando ovunque ne avessimo voglia. In un punto abbiamo incontrato una pizzeria al taglio, dove abbiamo comprato un po’ di pizza da portar via e bibite in lattina che abbiamo consumato in una vicina piazzetta silenziosa e soleggiata.

Dal momento in cui ci siamo lasciati alle spalle il mercato vicino a Ponte di Rialto abbiamo incontrato solo pochi turisti che, come noi, avevano deciso di fuggire dalla folla.

Per tornare all’hotel, ci siamo incamminati verso Campo San Polo che è la seconda piazza più grande di Venezia dopo quella di San Marco. Qui abbiamo incontrato di nuovo i tavolini all’aperto di alcuni bar, giocolieri, venditori ambulanti e un’altra chiesa. È in questa piazza nella quale si realizza gran parte dei balli in maschera durante il famoso carnevale di Venezia.

A quell’ora, dopo aver deambulato quasi tutto il giorno senza meta e tornando indietro più volte per ritrovare il cammino corretto, eravamo talmente stanchi da dirigerci tranquilli e ben disposti verso l’hotel (adesso sì che era importante non perdersi), per riposare un poco prima della cena.

Itinerario a piedi per Venezia #01

Itinerario a piedi per Venezia #02

Itinerario a piedi per Venezia #03

Mappa - Itinerario a piedi per Venezia

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