Come abbiamo anticipato nel capitolo precedente, nel Regno Unito esistono due enti che si occupano della gestione del patrimonio culturale britannico: il National Trust e l’English Heritage. La loro area di competenza comprende l’Inghilterra, il Galles e l’Irlanda del Nord (la Scozia ha un’organizzazione propria) e sono perfetti per il turismo.
Sono due enti senza scopo di lucro, la cui principale missione è proteggere e far conoscere il patrimonio storico, scientifico e archeologico del Regno Unito, dai monumenti megalitici di migliaia di anni fa agli stili di vita, costumi e industria degli ultimi secoli, passando per la cultura celta e l’epoca medievale.
Entrambe le organizzazioni costituiscono un’ottima scelta per fare turismo attraverso il paese, sia per pianificare, sia per risparmiare sui prezzi delle entrate acquistando uno dei loro pacchetti. Il National Trust gestisce 565 siti tra case, edifici, giardini, parchi, paesaggi e monumenti, mentre l’English Heritage ne mantiene 383.
National Trust
È un ente istituito nel 1895, in piena epoca vittoriana, per opera di una donna, Octavia Hill, con l’obiettivo di preservare gli spazi aperti ed evitare che vi ci fosse costruito qualcosa sopra. Con il tempo hanno accumulato numerose proprietà grazie ad acquisti o donazione, fino ad arrivare alle 565 attuali.
Molti dei suoi lavoratori sono volontari che dedicano alcune ore del loro tempo a mantenere, vigilare e spiegare ai visitatori le varie proprietà e la loro storia. In molte occasioni si convertono nelle migliori guide possibili per conoscere di prima mano tutto ciò che riguarda quel castello, quella casa, quei giardini… grazie anche alla passione che mostrano nella funzione che svolgono.
Nel nostro caso, avendo davanti un soggiorno di tre settimane, avevamo pianificato di visitare molte delle proprietà del National Trust e la migliore opzione è stata quella di convertirci in suoi membri per un anno. Sebbene alcuni siti siano già con ingresso gratuito, il prezzo di entrata individuale per i più grandi e importanti oscilla tra 10 £ e 15 £.
I vantaggi di diventare membri sono:
- accesso a tutti i siti per il periodo di un anno tutte le volte che si desidera
- parcheggio gratuito in quelle proprietà che possiedono solo aree di sosta a pagamento
- parcheggio gratuito in molti altri luoghi anche non di proprietà del National Trust
- libro di benvenuto con le informazioni di tutte le proprietà
- rivista trimestrale del National Trust
- bambini fino a 5 anni gratis se accompagnati da un membro
Il costo nel 2014 per la membership era di 58 £ per il primo adulto e 37,5 £ per il secondo, se comprate insieme. Potrebbe sembrare a prima vista un po’ caro, però il prezzo d’entrata di alcuni siti che volevamo visitare oscillava tra 12 £ e 15 £, così a metà viaggio già abbiamo ammortizzato il costo della tessera.
Se scegli di diventare membro, ti consiglio di farlo con almeno un mese di anticipo per essere sicuro che ti arrivi la documentazione a casa prima di cominciare il viaggio, altrimenti puoi farlo in alcune delle proprietà (consulta il sito della National Trust per conoscere dove è possibile farlo).
Alcuni link interessanti sul National Trust
- National Trust – il sito web principale con tutte le informazioni sull’ente e le sue proprietà; è possibile inoltre acquistare la membership.
- Elenco e mappa delle proprietà del National Trust – molto utile per pianificare le visite. Alcune proprietà non aprono tutti i giorni, oppure chiudono la mattina o il pomeriggio. È inoltre utile per sapere quali sono gratuite.
- App National Trust per smartphone – molto utile per conoscere i dettagli dei luoghi che stai visitando o per sapere, tramite geolocalizzazione, quelli che si trovano a te vicini.
English Heritage
L’English Heritage dipende dal governo del Regno Unito, dalla commissione degli edifici e monumenti storici e dal Ministero della cultura, e i suoi principali poteri e responsabilità sono stati definiti negli Atti del Patrimonio Nazionale del 1983.
In generale, i prezzi degli ingressi individuali alle sue proprietà non sono tanto alti quanto quelli del National Trust, oscillando tra 3 £ e 5 £, però c’è una grande eccezione, Stonehenge, che costa 14 £.
Anche l’English Heritage offre la possibilità di diventare membro per un anno al costo di 49 £, però dopo aver progettato la mappa dei siti che volevamo visitare abbiamo deciso di acquistare l’Overseas Visitors Pass valido per 16 giorni, al costo di 30 £ per adulto (esiste inoltre la versione per 9 giorni a 25 £).
I vantaggi dell’Overseas Visitors Pass sono:
- accesso a tutte le proprietà per un periodo di 16 giorni (nel pass sono specificate le date di inizio e fine)
- libro di benvenuto con le informazioni di tutte le proprietà
- entrata gratuita o scontata agli eventi organizzati dall’ente durante il periodo di validità del pass
Come nel caso della membership al National Trust, abbiamo ammortizzato il costo dell’Overseas Visitors Pass pochi giorni dopo l’inizio del nostro viaggio.
Alcuni link interessanti sull’English Heritage
- English Heritage – il sito web principale con tutte le informazioni sull’ente e le sue proprietà; è possibile inoltre acquistare la membership o l’Overseas Visitors Pass.
- Elenco e mappa delle proprietà dell’English Heritage – molto utile per pianificare le visite, conoscere gli orari e sapere quali sono gratuite.
- App English Heritage per smartphone – molto utile per conoscere i dettagli dei luoghi che stai visitando o per sapere, tramite geolocalizzazione, quelli che si trovano a te vicini.
Nei successivi capitoli entreremo nel dettaglio, mediante mappe e spiegazioni, di tutti i luoghi di entrambe le organizzazioni, più altri, che abbiamo visitato durante il nostro viaggio.