Si tratta di un itinerario di circa 70 km che si può fare facilmente in un giorno, consistendo in 3 tappe basiche: Castelli di Lastours, Grotta di Cabrespine e Abbazia di Caunes-Minervois. Anche se è facile distrarsi e vedere qualche paese incantevole come Roquèfere.
Il nostro percorso esatto è stato:
Uscita da Carcassona verso Lastours attraverso la D118.
Lastours: 4 castelli che, dal secolo XI fino alla Rivoluzione, furono il carcere della regione di Cabardès e fecero opposizione durante la Crociata contro gli Albigesi o Catari con una resistenza esemplare – “Spettacoli di luce e suono” in estate. Non siamo andati ai Castelli, ma abbiamo visto dei panorami eccellenti.
Abbiamo ripreso la marcia attraverso le gole dell’Orbiel e dopo abbiamo svoltato a destra per la D9 e D101.
Roquefère: E’ un pittoresco paesino premiato per la decorazione floreale delle sue strade, qui abbiamo passeggiato un po’ raccogliendo castagne per la festa di Tutti i Santi. Ha un Castello del secolo XII, ristrutturato nei secoli XVII e XIX, e alla sinistra, all’entrata del paese, una strada conduce a Cubserviès: una delle cascate più alte d’Europa (non ci siamo andati).
Proseguendo per la D101 si arriva vicino a Pradelles Cabardès – Dalla strada che porta al paese si può vedere la cima più culminante del Monte Nero (1.210 m).
Precipizio di Cabrespine:“i balconi del diavolo” – Precipizio gigante di oltre 250 m. E’ una delle grotte più grandi e importanti del mondo, sia per la sua grandezza che per la varietà di formazioni calcaree che presenta.
Proseguiamo per la D112 e D620, fino ad arrivare a Caunes-Minervois.
Abbazia di Caunes-Minervois: Non siamo riusciti a entrare perché si era fatto un po’ tardi e da fuori non ci sembrò che meritasse.
Ritorno a Carcassona per la D620.
Mappa dell’Itinerario 1:
Castelli di Lastours
A pochi chilometri al nord di Carcassona, due torrenti scendono dal Monte Nero, l’Orbiel e il Gresillon hanno forato la terra e creato un passaggio attraverso quattro colline, sulle quali sono state edificate i castelli di Lastours. Si accede alle rovine da un sentiero lungo l’ Orbiel, è una salita di circa mezz’ora.
Per avere una buona panoramica dei 4 Castelli si prende la strada che attraversa il paese, verso il Campeggio Bellevue che si trova in alto alla montagna di fronte, e si accede a un belvedere (2€ per persona) da dove la vista è impressionante. In questo belvedere e durante l’estate, ha luogo uno spettacolo di luce e musica nei Castelli.
Un po’ d’informazione sui Castelli:
- Alla sinistra si trova Cabaret, il più importante e anche il più antico, viene citato già nel 1603. Ci viveva un signore di Lastours e visse anche il famoso Louve de Pennautier e il suo galante trovatore, Raymond de Miraval.
- Alcuni metri dopo si erge Tour Regine, semplicemente formata per un recinto e una torre. Prima prese il nome di Torre Nuova e dopo di Torre Regine, ovvero Torre della Regina, cosa che indica chiaramente chi la ordinò di costruire. Viene menzionata già nel 1260.
- Un poco più alla destra, occupando la cima, si trova Fleur Espinre o Surespine, torre quadrata ai piedi della quale si estende un cortile con un muro smantellato. La costruzione di questo castello risale alla prima metà del XII secolo.
- Quarta e ultima costruzione, Quertinheux, in cima alla scogliere un po’ più avanti.
Orario: dalle 10 alle 18h
Coordinate GPS: 43.335003,2.379924
Grotta di Cabrespine
Dopo di Lastours, ci siamo diretti verso la grotta di Cabrespine.
A metà strada abbiamo fatto un salto nel “fiorito” paese di Roquèfere, dove abbiamo passeggiato e raccolto castagne nel cortile dietro al Castello. E’ stato premiato come villaggio esemplare per via delle sue strada così ben mantenute e decorate. All’entrata del paese c’è un sentiero che porta a Cubserviès: una delle cascata più alte d’Europa (che non abbiamo visitato).
Finalmente siamo giunti a Cabrespine. Un enorme grotta con oltre 200 metri e numerose forme elaborate in migliaia di anni per via che è un terreno ricco di calcare e di varie tonalità, fra il trasparente e il rosso, passando attraverso il bianco.
Stalattiti di tutte le dimensioni e forme, colonne che emergono dal terreno fino a raggiungere il tetto… e tutto questo decorato con una luce precisa e in alcuni momenti anche con musica. Dentro si mantiene una temperatura costante di 14º tutto l’anno.
L’affluenza di pubblico non era eccessiva, quindi abbiamo gioito abbastanza della visita e fatto delle belle foto (lasciano entrare con il treppeide). Alcuni pannelli informativi spiegano la storia della grotta (audio), delle sue formazioni rocciose e persino delle sue leggende… merita visitarla.
Orario: dalle 10 alle 18h
Coordinate GPS: 43.359166,2.45729
Abbazia di Caunes-Minervois
All’uscita da Cabrespine ci siamo avvicinati a questa Abbazia. Il paese è situato alle porte del Monte Nero, in mezzo ai vigneti, a circa 20 km a nord ovest da Carcassona. Non siamo potuti entrare perché si era fatto tardi, ma abbiamo fatto un giro per il paese.
Un po’ di storia:
Dal secolo XVII, la località è famosa per la qualità del suo marmo, il quale adorna il Trianon di Versalles e l’Opera di Parigi.
La fondazione dell’abbazia benedettina Saint Pierre e Saint Paul de Caunes-Minervois risale alla fine del secolo VIII. Dalla sua origine è stata messa sotto la protezione diretta del Re di Francia, il monastero poi è passato nelle mani dei conti di Barcellona, prima di appartenere ai Trencavel, i quali rinunciarono ai loro diritti nel 1195.
Durante la Crociata contro gli albigesi, l’abate di Caunes ricevette diverse volte ai rappresentanti del Papa, venuti a predicare l’ortodossia cattolica. I secoli XIII e XIV furono segnati dalle lotte per il potere fra le autorità laiche e religiose, e per una certa prosperità del monastero, il quale aumenta notevolmente il numero dei suoi membri (da quindici diventano trenta).
Lo stabile, nel 1467, costituisce un importante punto di un lungo periodo di riposo dei valori monastici a Caunes. Agli inizi del secolo XVII, si realizzano una serie di riforme, si restaurano gli edifici e si ricostruisce la loggia dell’abbazia. Dopo, la congregazione di Saint Maur prende possesso nel 1663 e ricostruisce gli edifici monastici. L’abbazia fu unita nel 1791, con l’eccezione della chiesa, la quale diventa di proprietà comunale.
La chiesa fu classificata Monumento Storico nel 1916 e gli edifici dell’abbazia nel 1948.
Coordinate GPS: 43.326266,2.527065